Ricavare le palette dalle fotografie é una cosa molto divertente, soprattutto se poi si trasforma in fonte di ispirazione, come nel caso di quella autunnale catturata mentre fotografavo l’ultima fatica in cucina, la crostata di mele e marmellata.
Una volta ispirata, però, come indossare la palette dell’autunno in questione?
Early 80s vintage Missoni wolly coat
Solitamente parto da un presupposto di base: l’attenzione alle gradazioni dei colori, a prescindere da quanto mi stia piacendo una determinata palette.
Nel caso delle infinite palette autunnali, solitamente calde e morbide, devo fare molta attenzione a che le nuance tendano al freddo, perché da bionda dai colori freddi la mia palette ideale é fredda (il mio incarnato é bianco-rosato – non pallido – e i miei capelli cenere – non dorati – per fare un esempio pratico) e l’errore più grande sarebbe di indossare colori caldi che, pur meravigliosi, come me hanno ben poco a che fare.
Quindi?
I rossi per me diventano granato o lampone,
gli arancione sono banditi a meno che non siano misti a riflessi metallici argento o oro rosa, oppure piccoli accenni in mezzo a gradazioni di rossi freddi,
i verdi sono color pino o lievemente grigi,
i viola sono ametista, lavanda o prugna
e così via.
Jeans: Gap
Beatles: Hugo Boss
Handbag: Tod’s Besonville 2006
Woolly coat: early 80s vintage Missoni
Il cappottino di Missoni, un vintage dei primissimi anni 80 e parte di un completo, in questa stagione é una perfetta palette autunnale adatta a me: i rossi sono granato, i verdi sono dei toni smeraldo e gli arancione sono solo punti sparsi raffreddati dal grigio antracite immediatamente vicino.
Oggi sono una vintage girl perché: accosto il pezzo iconico Missoni 70s-80s ai jeans senza tempo e agli accessori attuali.